Colossus – la tecnologia che ha salvato Notre Dame

Pochi giorni fa un terribile incendio ha distrutto la cattedrale di Notre Dame, un danno inestimabile al patrimonio artistico, culturale e storico non solo di Parigi, ma dell’umanità intera.

Bisogna fare i complimenti ai pompieri che anche in questo caso sono intervenuti con grande professionalità, rischiando anche la propria vita per salvare dalle fiamme le opere d’arte e limitare il più possibile i danni alla cattedrale.

Mentre dalle poltrone dei talk-show persone totalmente estranee a queste problematiche spiegavano al mondo cose di cui non sono competenti (sono un pò i nuovi Umarell, gli anziani che popolano i cantieri), i veri professionisti risolvevano la situazione in un modo inaspettato a chi non è del settore.

Per permettere ai pompieri di entrare senza essere cotti dalle temperature elevatissime, i vigili del fuoco parigini hanno fatto entrare un robot che ha agito dall’interno, spegnendo le fiamme ed andando ad abbassare le temperature nella navata centrale. In questo modo i pompieri hanno potuto mettere in salvo le opere d’arte custodite all’interno, un’operazione tanto delicata quanto ben eseguita!

Il robot in questione è in dotazione ai pompieri da un paio d’anni e si chiama “Colossus”. Ha, quindi, lo stesso nome del primo computer elettronico programmabile nella storia dell’informatica, il supercomputer britannico che fu in grado di forzare i codici sviluppati della cifratrice Lorenz per criptare le comunicazioni di Adolf Hitler.

Colossus assomiglia un pò a Jonny5 di Corto Circuito. È un robot cingolato di 500 Kg, lungo 1 metro e 60 cm e alto meno di 80 cm. Si muove lentamente, arrivando al massimo a 5 Km/h, ma è praticamente inarrestabile: riesce ad affrontare ostacoli, scale, strapiombi e tutto quello che può incontrare sul suo percorso, anche trascinando un carico (ad esempio dei feriti) pari al suo peso, oltre al tubo necessario per sparare l’acqua.

È stato creato da Shark Robotics, azienda che realizza prodotti di pronto intervento manovrabili a distanza, in modo da tenere gli esseri umani al sicuro.

Colossus non è solo uno stupendo concentrato di tecnologia. È un chiaro esempio di quanto la tecnologia possa essere utile se usata nel modo giusto.
Spesso ci accorgiamo di essere “schiavi della tecnologia” e tendiamo a condannarla. Bè, Colossus è anche una risposta a tutto questo: dimostra quanto la colpa non sia della tecnologia, ma di chi la usa, e quanto l’innovazione tecnologica possa essere utile a migliorare la nostra vita, rendendo possibili operazioni come queste che fino a pochi anni fa erano impensabili e a rendendole più sicure.
Resta l’enorme professionalità ed eroismo dei pompieri, che ora hanno un’arma in più per vincere le battaglie e per combatterle in sicurezza!
Per fare un paragone (seppure su scale diverse), pensate che in 7 ore di lotta contro le fiamme ci sono stati 3 feriti lievi, mentre in occasione dell’attentato alle torri gemelle morirono più di 300 vigili del fuoco.

Nei prossimi mesi le polemiche continueranno e ognuno dirà la sua, ma noi cerchiamo di non dargli seguito e facciamo la cosa più concreta ed efficace che possiamo fare per l’arte e la cultura: frequentarla, studiarla e parlarne!
Così facendo, faremo del bene sia a noi stessi che a ciò che andiamo a visitare, migliorando quindi noi, la nostra società e l’enorme ma delicato patrimonio culturale che abbiamo creato nei millenni.

Bilancio dei danni:
https://www.corriere.it/cronache/19_aprile_16/notre-dame-opere-d-arte-distrutte-quelle-salvate-altre-verificare-55046820-6019-11e9-b055-81271c93d411.shtml

Video di Colossus:

 

 

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